Categoria: Smart City

Partire da Roma, i collegamenti marittimi dal porto di Civitavecchia

ll porto di Civitavecchia è, da sempre, conosciuto, sin dall’antichità come l’importante porto di Roma. Fondato dall’imperatore Traiano, nel 108 d.C., ha rappresentato per molti secoli il fulcro degli scambi e dei contatti tra i popoli dell’antico “Mare Nostrum”. Il porto dista, infatti, solo 72 km da Roma. Il luogo è un importante punto di partenza per coloro i quali vogliono viaggiare in mare solcando le acque del Mediterraneo. Le due destinazioni predilette sono le due isole maggiri, Sicilia e Sardegna, ma anche la Spagna e la Tunisia. Ancora oggi il porto di Civitavecchia rappresenta un vero e proprio punto di riferimento sia commerciale che turistico, grazie alle numerose tratte che quotidianamente garantisce e alle diverse compagnie che lo servono. Tra queste ultime spiccano la Grimaldi Lines, la Tirrenia e la GNV (Grandi Navi Veloci).

Quattro le linee principali su cui, in questi anni, la Grimaldi Lines ha puntato: Civitavecchia-Olbia, Civitavecchia-Barcellona, Civitavecchia-Tunisi e Civitavecchia-Porto Torres. Sette i traghetti settimanali che collegano Civitavecchia e Olbia, con un tempo di percorrenza di 8 ore e 15 minuti. Sei, invece, i traghetti settimanali che collegano Civitavecchia a Barcellona, con un tempo di percorrenza di 20 ore. Un solo traghetto settimanale parte da Civitavecchia per Tunisi, con un tempo totale di 21 ore e 30 minuti. Cinque i traghetti a settimana che collgeano Civitavecchia a Porto Torres, in 7 ore e 15 minuti.

La GNV garantisce, proprio come la Grimaldi Lines, un traghetto a settimana per Tunisi. La tratta viene percorsa in 25 ore. Due i traghetti GNV che collegano Civitavecchia a Palermo, in 14 ore. Quattro a settimana, invece, le tratte per Palermo e Termini Imerese, in un tempo di 14 ore e 30 minuti.  Tre i traghetti giornalieri della compagnia Tirrenia che collegano Civitavecchia e Olbia in un tempo totale di 5 ore e 30 minuti. Due le tratte a settiamana garantite dalla stessa compagnia navale da Civitavecchia ad Arbatax, in 10 ore. Sette traghetti settimanali collegano, invece, Civitavecchia a Cagliari, in 10 ore. La compagnia Moby i cui traghetti puoi prenotare su http://www.offertetraghetti.com garantisce ulteriori collegamenti verso i porti sardi, in particolare verso Olbia nel periodo tra giugno e settembre.

Smart city, come si evita il fallimento?

Impossibile credere che il progetto delle Smart city possa fallire, visto che viviamo nell’era della connessione, dove il digitale regna sovrano e le tecnologie diventano sempre più accessibili. Eppure le Smart city sono in una condizione di stallo. Ad analizzare il loro andamento è una ricerca effettuata da Digital Transformation Institute e Cisco, il cui nome è “Smart city, quali impatti sulle città del futuro?”. Si parte dall’idea di poter analizzare quelli che ad oggi sono i principali elementi negativi causa principale del rallentamento del processo di realizzazione delle Smart City. Sono presi in causa elementi tecnologici, economici e sociali che hanno caratterizzato proprio l’incredibile fallimento del progetto. Partendo da qui si possono quindi individuare soluzioni per ribaltare l’intera situazione.

Smart city: il processo e i punti fondamentali

Che cosa serve per realizzare una smart city? La parola d’ordine è collaborazione, come fa notare il Business Development Manager di Cisco Italia, Fabio Florio. Inoltre serve unicità, perché ogni city deve essere speciale e diversa dalle altre. Questa diversità si concretizza con caratteristiche particolari: la città intelligente deve essere economicamente sostenibile, collaborativa e capace di attirare lo scambio equilibrato tra pubblico, privato e società. Inoltre non può mancare la nota culturale e sociale. Per concludere si aggiunge un pizzico di creatività e innovazione.

RhOME in Cinque Punti

Roma, la città eterna, caratterizzata dai reperti del patrimonio romano, condivide gli stessi problemi di degenerazione dei tessuti urbani e sociali delle metropoli. Il nostro progetto tenta di dare una risposta ai problemi delle grandi città, attraverso l’elaborazione di un metodo di insediamento replicabile con i valori riconoscibili, in grado di innescare un processo di rigenerazione delle città esistenti.

Il progetto pensato per le aree urbane di Roma è quindi un’opportunità per affrontare le difficoltà a scala globale partendo dalla soluzione del problema locale.

Vogliamo trasmettere alle persone il principio base: “pensare globalmente, agire localmente”.

RhOME è un piano di intervento replicabile in ogni contesto con problematiche consimili a quelle di Roma, una città metropolitana, perseguendo l’idea della Smart City.