Categoria: Architettura

I vantaggi estetici e funzionali dell’installazione di un lucernario filo pavimento.

Gli spazi interrati non devono per forza essere umidi e bui: una soluzione semplice, pratica ed elegante esiste, ed è costituita dall’installazione di un lucernario filo pavimento!

Quanti di voi hanno, nella propria casa, uno spazio interrato – come una cantina o, ad esempio, una taverna – che necessiterebbe di più aria e di più luce? L’assenza o la scarsità di questi due elementi fondamentali non possono far altro che rendere l’ambiente buio, freddo, umido e malsano.

Qualunque possa essere la destinazione del locale interrato in questione, la mancanza di una giusta aerazione al suo interno non lo renderà di certo un ambiente piacevole e potrà far insorgere la muffa nelle pareti. Che questo spazio serva quindi come magazzino per riporvi delle attrezzature o altri oggetti o come cantina per la conservazione di alcuni cibi e bevande, avere la possibilità di ventilarlo e di permettere alla luce naturale di entrarvi sono opzioni alle quali non si dovrebbe rinunciare, sia per preservare la propria salute (è importante che tutti gli ambienti della casa siano sani), sia per mantenere intatto tutto ciò che l’ambiente contiene o andrà a contenere.

Biennale di Venezia: Freespace omaggio all’architettura

La 16ma Esposizione Internazionale di Architettura si intitola “Freespace” che significa libertà e vuole trasmettere la bellezza di questo mondo, alla portata di tutti. L’esposizione è curata a Yvonne Farrel e Shelley McNamara, entrambe architetti irlandesi; Shelley vanta il Leone d’Argento vinto durante la Biennale nel 2012 e il World Builidng of the Year nel 2008, in merito ad un progetto del Campus all’Università Bocconi di Milano.

Questa nuova edizione segue lo stesso mood della precedente, curata da Alejandro Aravena, ovvero un invito alla curiosità e alla comprensione completa del mondo dell’architettura. Monitorare ed indagare erano le parole chiave dell’edizione precedente, desiderare e comunicare sono quelle di questo nuovo evento. “Freespace” vuole essere un punto fermo attraversà la qualità che uno spazio può comunicare alla ricerca di un senso di umanità, di convivenza e di originalità estrema. Le curatrici di questi spazi si basano in merito alla generosità lasciando spazio libero e gratuito, al fine che ogni persona possa entrare a comprendere tutti i dettagli di un luogo: ogni spazio è differente ed esprime concetti astratti e concreti, in base alla visione personale di ognuno.

L’Architettura del futuro: quali sono gli edifici più attesi del 2018

Cultura, un tocco di sfarzo, un pizzico di eco-friendly e il gioco è fatto: le archistar creano con questa ricetta le città del futuro. Il 2018 è l’anno giusto per poter vedere nascere edifici che siano spettacolari. Poli museali, affiancati a complessi residenziali e ancora centri di aggregazione, passando per gli impianti di produzione di energia. Vediamo quali sono i progetti più attesi per l’anno corrente appena iniziato.

Tutte le novità del 2018 in tema di edifici “del futuro”

Il Victoria & Albert Museum è nota per essere la prima istituzione al mondo che si concentri sulle arti applicate. Aprirà la sua sede fuori Londra, nello specifico nella cittadina scozzese di Dundee che sarà così la nuova mecca del progetto culturale. E’ Kengo Kuma che va a disegnare un “imponente scogliera” in cemento, che sarà poi rivestita da pannelli di pietra grezza. L’edificio avrà un valore di 80 milioni di sterline, circa 90 milioni di euro e dovrebbe vedere la luce a partire dalla seconda metò dell’anno.

Silvia Moretti è la nuova presidente della Fondazione Architetti Firenze

Silvia Moretti è stata nominata nuova presidente della Fondazione Architetti Firenze. Come spiegato da lei stessa, la Fondazione vuole lavorare per pianificare una programmazione di alto livello all’interno della Palazzina Reale. Quest’ultima è la sede dell’Ordine degli Architetti di Firenze dal 2015, non a caso i professionisti hanno voluto renderla un posto aperto per il capoluogo, dove parlare di architettura, promuovendo attività culturali e momenti rivolti alla ricerca.

Intensificando le collaborazioni con istituzioni culturali fiorentine, e non solo, si vuole quindi offrire una proposta formativa che sia locale, ma anche internazionale. Oltre all’arrivo di Silvia Moretti, segnaliamo anche che il consiglio direttivo della Fondazione continuerà a operare per i prossimi quattro anni: ne fanno parte Tommaso Rossi Fioravanti (ex presidente nominato tesoriere), Francesca Lupo, Fabio Barluzzi, Antonio Bugatti, Roberta Destrero, Simone Marzola, Colomba Pecchioli e Silvia Ricceri.

La Roma che sarà: l’architettura contemporanea della Capitale

L’architettura di Roma cambia volto, grazie all’intervento di numerose aziende private, enti di ricerca e università. Il primo dei tanti interventi che puntano a cambiare e modernizzare il tessuto urbano è il nuovo quartiere generale dell’Ibm. Il progetto, che è firmato dallo studio Z14, prevede 3 edifici di ben sei piani che saranno rivestiti in vetro e collegati tra loro attraverso ponti sospesi. Da oltre un anno il cantiere è in corso, nei pressi dell’ingresso nord della Fiera di Roma, e si prevede la sua conclusione per il 2019.

Il secondo progetto è legato ad Angelini, la multinazionale romana che opera nel settore farmaceutico. L’idea è quella di creare una nuova sede in via Amelia, zona Tuscolana. Lo studio romano Transit si occupa di costruire un complesso con forme asimmetriche. Lo stesso studio, inoltre, progetta anche il nuovo edificio dell’Eni a Castellaccio, in un complesso che sorge sotto il grattacielo dell’ex Provincia.

Architettura, Fondato a Roma il centro studi dedicato a Giorgio Muratore

Nella giornata di mercoledì 18 ottobre, la Facoltà di Architettura della Sapienza di Roma ha ospitato una giornata dedicata a Giorgio Muratore, docente di Storia dell’Architettura Contemporanea che è recentemente scomparso. L’Università di Roma vuole così omaggiare un uomo che tanto ha dato al settore architettura, partendo da una giornata di riflessione su tematiche trattate da Muratore, e spesso ignorate dalla critica contemporanea.

A parlare del progetto era stata la figlia Olivia, per promuovere questa iniziativa nata spontaneamente dopo la morte del noto architetto e intellettuale scomparso nel marzo 2017. L’evento si è svolto in presenza di colleghi, amici e allievi del professore, che si era laureato in Architettura nel 1970. I suoi numerosi articoli e approfondimenti sono stati pubblicati tra le pagine culturali dei più importanti quotidiani nazionali.

Architetti, professori a Istituzioni a Roma per un convegno sulle smart city

Lunedì 2 ottobre scorso, presso la Casa dell’Architettura a Roma, si è tenuto un incontro tra architetti, professori e Istituzioni. L’idea è nata al fine di confrontarsi in merito al futuro della città, parlando delle norme vigenti e di quelle da attuare per il settore. Roma strizza l’occhio al concerto delle smart city, parlando dello sviluppo dell’insediamento a bassa densità. Grande attenzione è rivolta al cosiddetto fenomeno “periurbano”, che richiede attenzione sugli effetti introdotti sul territorio, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione del suolo ed il problema del parcheggio, tra cui molto sentito è quello di dove parcheggiare Roma Termini. A confermare l’appuntamento era stato un comunicato firmato dall’Ordine degli Architetti di Roma, che sottolineava il grande ritardo accumulato in merito all’innovazione legislativa. Anche nel settore delle grandi infrastrutture vi è totale assenza di programmazione e questo comporta un rallentamento profondo anche e soprattutto sul piano economico.

L’Italia guarda verso le smart city

Ma non è tutto: la mancanza di un adeguamento per gli strumenti di pianificazione, ha causato l’incapacità di gestire i cambiamenti della società, e quindi dello stesso territorio. Negli ultimi 10 anni, nel nostro Paese non sono mancate le proposte di legge per cercare proprio di riorganizzazione il settore in merito a questa tematica. E’ attualmente impossibile pensare di puntare su nuove ipotesi di sviluppo territoriale senza occuparsi della realizzazione delle infrastrutture, quale il parcheggio fiumicino, che possano favorire la produzione di beni, risorse e nuovi stili di vita. Sono questi i punti fondamentali che stanno alla base di una struttura consolidata su cui dare il via alle smart city, considerate come un luogo virtuale, ma anche fisico che permettono a una città di sviluppare economie e produzioni nuove. Il tutto messo in relazione a fenomeni innovativi, che rendono una città interconnessa.

Architettura, Il nuovo progetto Dallara premiato miglior edificio a Londra

Il nuovo progetto architettonico Dallara Motorsport Academy ha ottenuto un importante premio agli Abb Leaf Awards, ottenendo il titolo di miglior edificio in costruzione. I Leaf (Leading European Architecture Forum) sono un evento molto importante per il settore architettura, che si tiene da 16 anni e attribuisce un riconoscimento a quei progetti in fase di selezione. Questi vengono visti come riferimento per il futuro dell’industria.

I Leaf riescono a richiamare e unire oltre 100 leader senior che operano nel settore del design architettonico internazionale, per poter onorare e discutere dei progetti più importanti che rispettano criteri specifici. Oltre al progetto Dallara Motorsport Academy, che è stato commissionato dalla famiglia stessa, hanno partecipato altri 88 progetti, divisi in 12 categorie.

Eni a Milano punta sull’architettura sostenibile

Lo skyline di Milano potrà presto contare su tre nuovi grattacieli studiati ad hoc. Dopo aver atteso per sei anni, è stato finalmente dato il via ai lavori per realizzare la nuova sede direzionale del Gruppo energetico Eni. Si tratta di un progetto molto importante che prevede in primo luogo lo sviluppo di un complesso di architettura sostenibile a Milano, che sarà affidato allo studio Morphosis Architects. Lavorerà in collaborazione con Nemesi, mentre ogni lavoro sarà realizzato da Salini Impregilo che ha ottenuto 171 milioni di euro per il progetto.

Architettura sostenibile a Milano da 65mila mq

La struttura Eni si svilupperà su uno spazio complessivo che ha superficie di 65mila mq. Qui, come accennato, sorgeranno ben tre uffici direzionali: uno sarà destinato al centro conferenze, un altro è destinato a diventare spazio espositivo, con area mensa. Il grattacielo più alto sarà l’Icon Tower. Sarà un edificio di undici piani che ospiterà circa 13mila posti lavoro. Quello più grande invece ha il nome di Landmark Tower, con 9 piani che occuperanno 24mila mq. Al centro ci sarà la Skygarden Tower, il cuore del progetto, l’edificio accoglienza con il centro congressi.

Fondazione Prada

La Fondazione Prada si è fatta conoscere negli anni come un’istituzione dedicata all’arte contemporanea e, in modo più generale alla cultura. E’ presieduta da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli e vanta ben due sedi in Italia: una a Milano, presso l’ex distilleria Società Italiana Spiriti, mentre l’altra è a Venezia, culla storia dell’arte nostrana.

La Fondazione è nata nel 1993 e fino al 2010 ha organizzato ben 24 mostre negli spazi espositivi a Milano, con l’obiettivo di mettere in collegamento artisti contemporanei come Louise Bourgeois, Walter De Maria, Anish Kapoor, Steve McQueen, Sam Taylor Wood, John Baldessari e molti altri ancora.