Nel momento in cui stiamo scrivendo la popolazione mondiale è stimata in 7.213.964 e si prevede raggiungerà i 9 miliardi entro il 2050, 9 miliardi che avranno bisogno di cibo, acqua, energia per sopravvivere. A questo dobbiamo aggiungere che il 72% delle persone vive nelle grandi città, il consumo di energia dovuto agli edifici è pari al 45% del fabbisogno totale e che nel 2013 l’Earth Overshoot Day, la data in cui il consumo di risorse naturali da parte dell’umanità ha iniziato a superare la produzione che la Terra è in grado di mettere a disposizione in totale per quell’anno, è caduto il 20 agosto 2013.
Le grandi città mondiali affrontano ogni giorno il problema del degrado, non solo del tessuto architettonico e urbano, ma soprattutto sociale, degrado che aumenta esponenzialmente con il progressivo aumento della popolazione e l’impoverimento delle masse.
Città come San Paolo , Caracas e Hong Kong sono solo alcuni esempi del degrado che colpisce le grandi metropoli.
Roma, la città eterna, caratterizzata dai reperti del patrimonio romano, condivide lo stesso problema. Il nostro progetto tenta di dare una risposta ai problemi delle grandi città, attraverso l’elaborazione di un metodo di insediamento replicabilecon i valori riconoscibili, che può portare alla rigenerazione delle città esistenti.
Il progetto pensato per le aree urbane di Roma è un’opportunità per affrontare le difficoltà a scala globale partendo dalla soluzione del problema locale.
Vogliamo trasmettere alle persone il principio base: “pensare globalmente, agire localmente”.