L’Architettura del futuro: quali sono gli edifici più attesi del 2018

Cultura, un tocco di sfarzo, un pizzico di eco-friendly e il gioco è fatto: le archistar creano con questa ricetta le città del futuro. Il 2018 è l’anno giusto per poter vedere nascere edifici che siano spettacolari. Poli museali, affiancati a complessi residenziali e ancora centri di aggregazione, passando per gli impianti di produzione di energia. Vediamo quali sono i progetti più attesi per l’anno corrente appena iniziato.

Tutte le novità del 2018 in tema di edifici “del futuro”

Il Victoria & Albert Museum è nota per essere la prima istituzione al mondo che si concentri sulle arti applicate. Aprirà la sua sede fuori Londra, nello specifico nella cittadina scozzese di Dundee che sarà così la nuova mecca del progetto culturale. E’ Kengo Kuma che va a disegnare un “imponente scogliera” in cemento, che sarà poi rivestita da pannelli di pietra grezza. L’edificio avrà un valore di 80 milioni di sterline, circa 90 milioni di euro e dovrebbe vedere la luce a partire dalla seconda metò dell’anno.

Altro progetto degno di nota è il Royal Academy of Arts, che per i suoi 250 anni si regala un nuovo edificio che porterà il nome di David Chipperfield. L’architetto inglese va a collegare Burlington Gardens all’antistante Burlington House. Così, nel cuore di Piccadilly prenderà il via un campus culturale dove vi sarà una collezione permanente e diverse attività didattiche, affiancate a mostre temporanee. L’inaugurazione è prevista per il prossimo 19 maggio.

Rinnovamenti futuristici ed eco-friendly

Con l’Amager Resource Center, il divertimento diventa eco-friendly a Copenaghen. Tra pochi mesi infatti sorgerà una costruzione pionieristica firmata dallo studio di architettura Bjarke Ingels. Sarà un edificio che da un lato è un inceneritore per fornire energia elettrica e dall’altra parte sarà un polo di aggregazione con aree forestali sul tetto. Restando in tema green citiamo anche il Bosco Verticale di Stefano Boeri a Nanchino, con due torri, caratterizzate da balconi e vasche verdi, con circa 2.500 arbusti e 1.100 alberi. Un modo nuovo per donare un nuovo look contemporaneo all’area urbana.

Non possiamo non ricordare che in primavera, a Milano ci sarà l’inaugurazione della torre della Fondazione Prada, firmata dallo studio Oma. Si tratta di una struttura in cemento con ben 9 livelli di altezza che andranno ad ospitare la collezione permanente e anche un ristorante esclusivo.

Infine ricordiamo il National Museum of Qatar, ultimato dallo studio Ateliers Jean Nouvel sta ultimando il National Museum of Qatar, che avrà 12 gallerie permanenti, un salone mostre e ben due caffè più un ristorante.